Dopo un lungo inverno lavorativo o trascorso tra i banchi di scuola, tutti aspettiamo con ansia l’arrivo dell’estate. C’è chi già fa progetti di viaggi a mare, in montagna, in crociera o chi semplicemente attende le ferie per “staccare la spina”, così si usa dire!
Ma “staccare la spina” da che cosa? Forse da noi stessi, dalle nostre responsabilità familiari, da tutto e da tutti? “Staccare la spina” per evadere dalla routine quotidiana, ma per andare dove? Tutti cerchiamo serenità e riposo, ma spesso corriamo il rischio di organizzare le vacanze in modo tale da tornare alla fine più stanchi e insoddisfatti di prima e senza energie per ricominciare il nuovo anno sociale!
Dove e come, allora, trovare quel riposo che tutti cerchiamo affannosamente?
Gesù un giorno, vedendo che i suoi discepoli erano stanchi e affaticati, disse:
“Venite in disparte, in un luogo solitario e riposatevi un poco” (Mc 6,31). Egli non si riferiva solo al riposo del corpo, ma sicuramente anche a quello dell’anima.
Se lo vogliamo questa estate può essere speciale: l’occasione cioè per fare un viaggio in noi stessi, scoprendo la nostra interiorità e in essa incontrare Dio; invece di “staccare” possiamo “riattaccare la spina” con noi stessi, con gli altri, con il creato e con Dio!
Dunque l’estate è tempo di riposo, tempo in cui stiamo di più in famiglia. Perché allora non approfittarne per rinsaldare i legami con i nostri figli, con i nostri genitori, con i nostri amici? L’estate può divenire un’occasione propizia per riallacciare rapporti interrotti, per approfondire vecchie e nuove amicizie e ristabilire una dimensione più “umana” del nostro vivere, acquisendo la consapevolezza che diveniamo più “umani” quanto più siamo capaci di donarci agli altri.
Infatti l’estate è tempo per “esercitare” l’amore, non solo in famiglia, ma anche nei confronti di chi più soffre ed è solo (malati, anziani, drogati, emarginati,..). Perché non impiegare le nostre ferie e le nostre energie magari in qualche esperienza di volontariato?
Inoltre l’estate è un tempo privilegiato per rapportarsi con la natura la quale, svelandosi nella sua più autentica bellezza, fa nascere in noi stupore e meraviglia e ci porta a lodare e ringraziare il Creatore.
Perciò l’estate ci offre l’opportunità di dedicarci maggiormente alla preghiera, per entrare in intimità con Dio e questo possiamo farlo attraverso l’ascolto quotidiano della sua Parola, attraverso l’Eucaristia o partecipando a qualche settimana di spiritualità. L’estate è inoltre un tempo prezioso per approfondire la conoscenza della nostra fede, attraverso buone letture che sicuramente alimentano il nostro spirito e lo elevano a ideali grandi.
L’augurio che ci facciamo per questa estate è :
che sia un tempo per ritemprare la nostra anima e il nostro corpo, che sia un tempo di crescita e di sano svago; che sia un’esperienza davvero arricchente per la nostra vita; che sia un tempo per gettare a mare tutte quelle zavorre che appesantiscono la barca della nostra vita e ritrovare l’essenziale!
Buone e sante vacanze a tutti!
(articolo tratto dal numero di giuno 2007 del giornalino"Frammenti di vita parrocchiale")