Luigi Beltrame nasce a Catania nel 1880, viene adottato dallo zio che gli dà il cognome Quattrocchi; si trasferisce a Roma dove studia giurisprudenza e diviene un apprezzato avvocato generale dello Stato. Qui conosce Maria, una ragazza colta, sensibile e raffinata, la quale diviene una scrittrice assai feconda di libri di carattere educativo. Le nozze di Luigi e Maria vengono celebrate nella Basilica di S. Maria Maggiore il 25 novembre 1905; dalla loro unione nascono Filippo, Stefania, Cesare ed Enrichetta.
Durante la loro vita Luigi e Maria ebbero a cuore i problemi della società: furono animatori dei gruppi del movimento “Rinascita Cristiana”, aderirono inoltre al movimento “Per un mondo migliore”. Luigi testimoniò la sua fede nel proprio ambiente di lavoro, ebbe una profonda bontà nel trattare con i “lontani” dalla fede e una grande sollecitudine verso i bisognosi. Maria fu infermiera volontaria della Croce Rossa durante le due guerre; fu una catechista molto attiva ed organizzò i corsi per i fidanzati, un’autentica novità per quei tempi. I due sposi erano ferventi nella recita del S. Rosario, nell’adorazione notturna e nella messa mattutina. Il loro esempio e la pratica quotidiana del pregare in famiglia ebbero i propri effetti sui figli , che si sentirono tutti chiamati dal Signore alla vita consacrata. La straordinaria vicenda umana e spirituale dei due coniugi fu un cammino di santità, un andare verso Dio attraverso l’amore del coniuge. Trascorsero mezzo secolo felici insieme, senza mai un attimo di noia o stanchezza bensì conservando il sapore continuo della novità.
Il loro segreto? La preghiera.
Il Papa li ha beatificati il 21 ottobre del 2001, in quell’occasione per la prima volta nella storia della Chiesa abbiamo vista elevata alla gloria degli altari una coppia di sposi, Luigi e Maria, beati non “malgrado” il matrimonio, ma proprio in virtù di esso. La loro beatificazione segna una svolta nel modo di concepire la santità: non più rivolta solo a suore, sacerdoti e singoli fedeli, ma un cammino possibile a tutti gli sposi cristiani.
Durante la loro vita Luigi e Maria ebbero a cuore i problemi della società: furono animatori dei gruppi del movimento “Rinascita Cristiana”, aderirono inoltre al movimento “Per un mondo migliore”. Luigi testimoniò la sua fede nel proprio ambiente di lavoro, ebbe una profonda bontà nel trattare con i “lontani” dalla fede e una grande sollecitudine verso i bisognosi. Maria fu infermiera volontaria della Croce Rossa durante le due guerre; fu una catechista molto attiva ed organizzò i corsi per i fidanzati, un’autentica novità per quei tempi. I due sposi erano ferventi nella recita del S. Rosario, nell’adorazione notturna e nella messa mattutina. Il loro esempio e la pratica quotidiana del pregare in famiglia ebbero i propri effetti sui figli , che si sentirono tutti chiamati dal Signore alla vita consacrata. La straordinaria vicenda umana e spirituale dei due coniugi fu un cammino di santità, un andare verso Dio attraverso l’amore del coniuge. Trascorsero mezzo secolo felici insieme, senza mai un attimo di noia o stanchezza bensì conservando il sapore continuo della novità.
Il loro segreto? La preghiera.
Il Papa li ha beatificati il 21 ottobre del 2001, in quell’occasione per la prima volta nella storia della Chiesa abbiamo vista elevata alla gloria degli altari una coppia di sposi, Luigi e Maria, beati non “malgrado” il matrimonio, ma proprio in virtù di esso. La loro beatificazione segna una svolta nel modo di concepire la santità: non più rivolta solo a suore, sacerdoti e singoli fedeli, ma un cammino possibile a tutti gli sposi cristiani.
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