Testimoni del Cristo

Carissimo/a,
la festa del Sacro Cuore di Gesù vuole ricordare l’inesauribile mistero dell’amore del nostro Dio, che non ha tralasciato nulla per rendersi vicino a noi, tanto da averci voluto amare anche con cuore d’uomo. Il cuore di Cristo è simbolo forte e fedele dell’amore eterno del Padre, che, inviando il Figlio Gesù, ci chiama ad entrare in comunione di vita con Lui, quindi ad assumere le disposizioni proprie del suo Cuore.
Questo vale soprattutto per noi sacerdoti invitati a celebrare nella solennità del Sacro Cuore di Gesù la giornata mondiale per la nostra santificazione. Si tratta di uscire dalla misura ristretta dell’amore umano per entrare negli spazi infiniti dell’amore Divino e nutrire il nostro cuore di sentimenti di magnanimità e di bontà verso tutti. Volgiamo il nostro sguardo a Colui che abbiamo crocifisso e lasciamoci penetrare dal suo sguardo, perché possiamo meglio comprendere che cosa si attende da noi. Credo che, se vogliamo capire cosa si attende il Cuore di Gesù da ciascuno di noi, dovremmo far nostra l’intuizione felice di Paolo VI quando diceva: “il mondo d’oggi vuole testimoni non maestri: questi li accetta se, prima, sono testimoni”.
Il Cuore di Gesù si attende che ciascuno di noi alla sua scuola diventiamo testimoni del suo amore gratuito verso i fratelli. Testimoni del Cuore misericordioso di Cristo, che vuole il bene e solo il bene per  tutti; uniti a Lui troviamo la forza anche quando attraversiamo momenti di difficoltà e ci tocca bere qualche calice amaro: testimoni di quel Gesù che con le braccia distese sul legno della croce sembra impotente. In realtà è proprio allora che salva il mondo, che cambia il corso della storia quando col suo Cuore ferito può dire: “Tutto è compiuto” e ci lascia Maria come Madre che, simbolo della chiesa, genera alla vita tutti gli uomini che non si sottraggono all’amore.  


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