Le persone spesso desiderano essere benedette. Per quali motivi tanta gente sente il bisogno di essere benedetta?
Ci sono coloro che chiedono la benedizione perché desiderano mettersi sotto la protezione di Dio; altri perché desiderano sperimentare, nelle concrete vicissitudini, che Dio è loro vicino e, altri ancora, perché vogliono liberarsi dalle tante maledizioni che hanno subito.
Anche quando le persone chiedono di essere benedette o di benedire tutte le cose: oggetti di pietà, attrezzi e strumenti di lavoro, strutture e mezzi di trasporto, casa, luoghi di lavoro etc… mi chiedo quale desiderio profondo si nasconda dietro questo gesto. E’un fraintendimento magico? O non desiderano piuttosto qualcosa nella loro vita quotidiana che ricordi loro la benedizione di Dio, che faccia diventare tangibile la promessa della presenza risanatrice ed amorevole di Dio?
Benedizione significa per noi vita divina che compenetra la nostra esistenza spesso debole e fragile. Benedizione significa vita riuscita, pienezza di vita. La benedizione conferisce alla nostra esistenza un buon sapore. In ogni cosa ci si sente toccati e avvolti dall’amore affettuoso di Dio.
Ogni anno la Chiesa, in modo particolare nel tempo pasquale, ci raccomanda la benedizione delle famiglie nelle case affinché diventino spazi colmi della benedizione del Signore. Ci raggiunga la benedizione del Signore nelle nostre case affinché diventino spazi dove ci si educhi, nella quotidianità della vita, all’esercizio delle virtù umane e cristiane.
La benedizione vuole offrire ai membri di una casa la capacità di aprire i loro cuori alla grazia di Dio attraverso la celebrazione dei sacramenti dell’eucaristia domenicale, Pasqua della settimana, e della riconciliazione (confessione). Desideriamo vivere con consapevolezza in spazi benedetti, affinché la vita e la convivenza con gli altri siano benedette.
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