Elisabetta Canori nasce a Roma nel 1774 da una famiglia benestante, profondamente cristiana e attenta all'educazione dei figli. Nel giro di pochi anni, la situazione economica muta profondamente e il padre si trova costretto ad affidare le figlie alle cure del fratello. Il 10 gennaio 1796 Elisabetta sposa Cristoforo Mora, giovane avvocato. Dopo alcuni mesi di matrimonio, Cristoforo tradisce la moglie e si estranea dalla famiglia, riducendola sul lastrico. Elisabetta alle violenze fisiche e psicologiche del marito risponde con una totale fedeltà. La nascita delle figlie Marianna e Maria Lucina non migliora le cose. Costretta a guadagnarsi da vivere col lavoro delle proprie mani, segue con la massima attenzione le figlie e la cura quotidiana della casa, dedicando nello stesso tempo molto spazio alla preghiera, al servizio dei poveri e all'assistenza degli ammalati. Ella trae la sua forza da una preghiera intensa, dalla propria fedele appartenenza al Terz’Ordine Trinitario, e dalla persuasione che il sacramento del Matrimonio l’ha veramente legata in maniera preziosa e indissolubile. Elisabetta sa che la fedeltà che ella riserva al marito, pur immeritata, è dovuta a Cristo e onora il sacramento ricevuto, anche se da sola. Dopo la sua morte il marito si convertirà e diventerà frate francescano.
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