Cassie Bernall nasce il 6 novembre 1981, trascorre la sua adolescenza passando attraverso varie esperienze di trasgressione, come l’autolesionismo e il consumo di alcolici. Era ossessionata dalla morte e dai vampiri. Amava la musica satanica ed aveva perfino progettato di
uccidere i suoi genitori. A un certo punto però la vita di Cassie cambiò radicalmente. Inizio a frequentare un gruppo cristiano di giovani e si innamorò di Gesù. Il vangelo comincio a prendere sempre più posto nel suo cuore e a cancellare completamente il suo passato.
Fu così che Cassie, appena diciassettenne cominciò a portare ovunque la sua testimonianza di fede, fino al giorno della sua morte avvenuta in modo tragico il 20 aprile 1999.
Quella mattina, giorno dell’anniversario della morte di Adolf Hitler, due studenti armati entrarono nella scuola superiore di Littletown in America e uccisero 13 studenti e ne ferirono una decina, prima di togliersi loro stessi la vita.
Il motivo di questa strage fu subito evidente, ma non venne subito reso pubblico: si trattava di un odio profondo verso i cristiani praticanti. Alcuni di loro erano conosciuti per la loro fede attiva, come erano altrettanto conosciuti gli assassini per il loro modo di vivere senza Dio e per le loro idee neo-naziste.
uccidere i suoi genitori. A un certo punto però la vita di Cassie cambiò radicalmente. Inizio a frequentare un gruppo cristiano di giovani e si innamorò di Gesù. Il vangelo comincio a prendere sempre più posto nel suo cuore e a cancellare completamente il suo passato.
Fu così che Cassie, appena diciassettenne cominciò a portare ovunque la sua testimonianza di fede, fino al giorno della sua morte avvenuta in modo tragico il 20 aprile 1999.
Quella mattina, giorno dell’anniversario della morte di Adolf Hitler, due studenti armati entrarono nella scuola superiore di Littletown in America e uccisero 13 studenti e ne ferirono una decina, prima di togliersi loro stessi la vita.
Il motivo di questa strage fu subito evidente, ma non venne subito reso pubblico: si trattava di un odio profondo verso i cristiani praticanti. Alcuni di loro erano conosciuti per la loro fede attiva, come erano altrettanto conosciuti gli assassini per il loro modo di vivere senza Dio e per le loro idee neo-naziste.
Quando gli assassini assalirono la scuola, Cassie si era nascosta sotto i tavoli della biblioteca insieme ad altri studenti.
Uno degli assassini fece una domanda: "C'è qualcuno qui che crede in Dio?".
Uno degli assassini fece una domanda: "C'è qualcuno qui che crede in Dio?".
Cassie nel suo intimo si chiese: "In questo momento, al mio posto, cosa farebbe Gesù?".
Rifletté un attimo, poi si alzò e disse: "Sì, io credo in Gesù Egli ama anche te!".
"Dio non esiste!" gli rispose l'assassino e le sparò!
Cassie aveva l'intenzione di studiare medicina.
Nel suo tempo libero era molto attiva nel gruppo giovanile della Chiesa che frequentava. Faceva crescere i suoi capelli per farne fare delle parrucche per i bambini malati di cancro! Cassie portava apertamente la sua Bibbia a scuola.
Un pastore evangelico della California disse: "Voi giovani cercate degli eroi? Non guardate i giocatori di basket o gli attori della tv, il vostro esempio è Cassie!"
Cassie in un suo appunto del 1998 aveva scritto:
«Quando Dio non vuole che io faccia qualcosa, lo capisco chiaramente; quando vuole che faccia qualcosa, anche se ciò significa allontanarmi dalle mie “comodità”, lo sento ugualmente. Mi sento spinta ad andare esattamente dove devo andare... Cerco di prendere le difese della mia fede a scuola... Può essere scoraggiante, ma anche gratificante... Vorrei morire per Dio. Vorrei morire per la mia fede. È il minimo che possa fare per Cristo, che è morto
per me».
Rifletté un attimo, poi si alzò e disse: "Sì, io credo in Gesù Egli ama anche te!".
"Dio non esiste!" gli rispose l'assassino e le sparò!
Cassie aveva l'intenzione di studiare medicina.
Nel suo tempo libero era molto attiva nel gruppo giovanile della Chiesa che frequentava. Faceva crescere i suoi capelli per farne fare delle parrucche per i bambini malati di cancro! Cassie portava apertamente la sua Bibbia a scuola.
Un pastore evangelico della California disse: "Voi giovani cercate degli eroi? Non guardate i giocatori di basket o gli attori della tv, il vostro esempio è Cassie!"
Cassie in un suo appunto del 1998 aveva scritto:
«Quando Dio non vuole che io faccia qualcosa, lo capisco chiaramente; quando vuole che faccia qualcosa, anche se ciò significa allontanarmi dalle mie “comodità”, lo sento ugualmente. Mi sento spinta ad andare esattamente dove devo andare... Cerco di prendere le difese della mia fede a scuola... Può essere scoraggiante, ma anche gratificante... Vorrei morire per Dio. Vorrei morire per la mia fede. È il minimo che possa fare per Cristo, che è morto
per me».
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