Dopo tre anni di preparazione, giorno 25 gennaio si è ufficialmente inaugurato il Consultorio Familiare di ispirazione cristiana di Comiso. Alla conferenza di apertura, che si è tenuta in una sala gremita del Centro Servizi Culturali, hanno preso parte il vescovo Mons. Paolo Urso, il vicario foraneo p. Enzo Barrano, il referente del consultorio prof. Orlando Lombardi, il dott. Luciano Viana, psicologo e psicoterapeuta, nonchè vice presidente della Confederazione Italiana dei Consultori familiari di ispirazione cristiana, e i docenti del corso di formazione, la prof.ssa Agata Pisana e p. Romolo Taddei.
Dopo i saluti introduttivi del vicario foraneo, ha preso la parola il Dott. Luciano Viana, che ha tenuto una relazione dal titolo “Essere genitori: un mestiere difficile”. Il suo intervento si è incentrato sul sentimento di inferiorità che i figli possono sperimentare nella relazione educativa con i propri genitori. Esso infatti può nascere a partire da errori educativi, o essere determinato da fattori ambientali, sociali, razziali o religiosi.
Una volta che tale sentimento di inadeguatezza si è innestato, il bambino mette in atto degli atteggiamenti compensatori, che possono essere positivi o negativi. I primi riguardano ad esempio l’ascolto, l’empatia, l’attenzione, la comprensione dell’altro; mente i secondi possono generare sentimenti di ambizione, isolamento, rancore, superbia, se il bambino ha uno stile relazionale di base di tipo aggressivo, oppure timidezza, isolamento, solitudine, pigrizia, tristezza, se lo stile è più sul versante passivo.
Il sentimento di inferiorità fa da contraltare a quello che Viana ha definito sentimento sociale, in un rapporto inversamente proporzionale, per cui al crescere dell’uno corrisponde una diminuzione dell’altro. Tale sentimento può manifestarsi con vissuti negativi come ambizione, arroganza, superbia, avarizia, vanità, o essere vissuto positivamente, dando vita a comportamenti improntati su sobrietà, equilibrio, temperanza, fortezza, giustizia e prudenza, che elevano l’animo ad alti valori spirituali ed umani.
A conclusione, il dott. Viana ha indicato possibili interventi educativi per correggere il sentimento di inferiorità, come usare parole positive, di apprezzamento, incoraggiamento, stima, fiducia, sostegno, comprensione, che servono a rafforzare l’autostima del bambino e a favorire una crescita sana e armonica.
L’incontro si è poi concluso con l’intervento del vescovo, il quale ha sottolineato l’importante ruolo che il consultorio può rivestire in questo periodo di crisi della famiglia, che la nostra società sta attraversando. “La nascita del consultorio - ha detto - è la risposta ad alcune nostre preoccupazioni e ansie, ad alcune osservazioni che facciamo guardando alla vita delle nostre città, ma è anche una risposta di speranza perché noi siamo convinti di poter offrire qualcosa di bello, essendo portatori di un messaggio che ha una sua ricchezza che vale per sempre e per tutti”.
La conferenza si è poi conclusa con la consegna degli attestati ai partecipanti del corso di formazione per consulenti familiari. Con questo atto conclusivo si è dato inizio all’attività del consultorio.
Davide Mezzasalma
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