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Nel settembre del 1988 la comunità è segnata dal dispiacere per i problemi di salute del parroco Sallemi, perciò si avvertì un forte senso di sbandamento, nonostante l’impegno profuso da parte dei laici più impegnati e responsabili.
La precarietà della situazione indusse il vescovo S.E. Mons. Angelo Rizzo a cercare un sacerdote che potesse affiancare padre Sallemi in tutte le attività pastorali evitando di fargli pesare i suoi problemi di salute. Il vescovo individuò il sacerdote don Gino Alessi, cresciuto tra i giovani della parrocchia stessa, come il sacerdote più adatto a collaborare con padre Sallemi nominandolo parroco in solidum. Subito la comunità notò il rapporto di reciproco rispetto creatosi tra i due presbiteri che contribuì a realizzare in maniera armonica l’attività pastorale.
Con l’arrivo del giovane parroco, l’11 febbraio 1989, giorno dedicato alla Madonna di Lourdes, la vita pastorale si arricchisce di una varietà di gruppi e movimenti: Apostolato della preghiera, Monastero Invisibile, Ministero della Consolazione, Cursillos di cristianità, LTC, gruppi Giovani, Giovanissimi e Post-Cresima, Gruppo di Ministranti e Gruppo Sportivo.
L’anno pastorale si concluse per i ragazzi del catechismo con la Festa dell’amicizia a Canicarao il 14 giugno 1989. Fu una giornata memorabile per i ragazzi che vi parteciparono, ma soprattutto per i promotori che sperimentarono e fecero sperimentare la gioia dello stare insieme nel nome di Gesù attraverso giochi di animazione, momenti di preghiera e di condivisione.
Questa esperienza fu riproposta due settimane dopo, precisamente il 26-28 giugno, sempre a Canicarao per i ragazzi di tutte le parrocchie di Comiso, motivo per cui fu denominato “I° Campo Scuola Interparrocchiale”. La novità consistette nel fatto che tutti i partecipanti si fermarono a dormire nella struttura già di proprietà della diocesi vivendo giorni di gioiosa fraternità nella condivisione dei pasti preparati da un’apposita équipe-cucina formata da signore disponibili a cucinare; nella riflessione comune sulla Parola di Dio e nei giochi preparati dai responsabili.
In questi anni don Gino dà nuovo impulso al Consiglio Pastorale Parrocchiale e al Consigli Affari Economici; si occupa della formazione di ministri straordinari della comunione eucaristica, lettori, accoliti e ministranti. Predispone anche la realizzazione in équipe del giornalino parrocchiale “Noi... Comunità Parrocchiale” comprendente una breve catechesi e una parte informativa relativa alla vita della comunità.
In Avvento e Quaresima promuove i cenacoli del vangelo nelle famiglie e i primi giovedì di ogni mese sono dedicati all’adorazione Eucaristica comunitaria.
Nel 1990 l’illuminazione della chiesa viene sostituita con l’attuale, grazie al contributo di associazioni, aziende e fedeli i cui nomi si evincono dalla tabella posta all’interno della cappella del Sacro Cuore e che riportiamo qui di seguito: Associazione Confcommercio di Ragusa, Associazione Macellai di Comiso, Bertino Salvatore, Burrometo Giovanni, Ciarcià Rosaria, Cilia Carmelo, Circolo Cattolico Sacro Cuore, Comisana Calcestruzzi, Commissione Festa Sacro Cuore 1990, Donzelli Biagia, Firrisi Alice, Granata Carmela, Guccione Maria Chiara, Matarazzo Biagia e Lucia, Sansone Francesca e Nunzio, Turtula Salvatrice ed inoltre in memoria dei defunti Cutrera Apollonio, Linfanti Raffaele, Maiorana Nunzio, Vittoria Ignazio.
Nello stesso periodo, per completare e dare particolare decoro all’abside, i familiari della defunta signora Spataro Lucia, su suggerimento del parroco, donano l’elegante presidenza realizzata in marmo pregiato.
Il 24 giugno 1991, a seguito dei lavori di restauro della chiesa e dei locali parrocchiali eseguiti dalla ditta S.C.M. di Comiso e diretti dal geometra Mezzasalma Salvatore, sono state inaugurate delle vetrate istoriale; le due con motivi geometrici, poste ai lati del mosaico centrale, sono state donate in memoria di Pelligra Biagio e Incremona Biagio. La vetrata centrale, in forma ottagonale, inserita nella facciata della chiesa, raffigura 12 colombe che ruotano attorno al Cuore di Cristo portando nel becco un rametto d’ulivo; esse intendono simboleggiare i 12 apostoli e i loro successori a cui è affidato l’annuncio del Vangelo. La stessa vetrata è sormontata da cinque finestrelle che riprendono il motivo della colomba. Anche tali opere disegnate dal prof. Micieli Giuseppe sono state realizzate dalla già menzionata ditta Fournaiser.
1° infiorata (1992) |
Durante il parrocato di don Gino viene avviata la simpatica e coinvolgente “Infiorata”, realizzata per la prima volta il 26 giugno 1992 in occasione della festa liturgica del Sacro Cuore. L’infiorata diventa momento atteso dai parrocchiani e, negli anni, motivo di attrazione per l’intera cittadinanza.
La preparazione di tale attività comporta non soltanto un’attenta riflessione sui temi liturgici più adatti da rappresentare, ma anche la costituzione (parecchi mesi prima) di un gruppo di lavoro ad hoc, per la predisposizione di un disegno elaborato su un bozzetto che viene riprodotto in misura reale. Un altro gruppo si occupa, nei giorni immediatamente precedenti la festa, di recidere i petali dei fiori, selezionandoli a seconda del colore per utilizzarli la sera del giovedì quando si realizza l’opera. Tradizionalmente il luogo scelto per la messa in opera è stato la via Bers. Toti anche se qualche anno si è sperimentata una collocazione diversa: piazza Majorana (1995, 2004) e la piazzetta Sacro Cuore (1999, 2000).
L’infiorata vuole essere innanzitutto un debito omaggio a Gesù Eucaristia, infatti a conclusione della processione eucaristica il Santissimo Sacramento, portato dal celebrante, passa sopra il tappeto di fiori.
Compatibilmente ai loro impegni alcuni sacerdoti si fermavano a concelebrare la sera in piazza Majorana, momento clou della giornata e della festa. Tale iniziativa è stata portata avanti anno per anno fino al momento della stesura di questo libro.
In questi anni la cantoria viene dotata di una gradinata in legno realizzata in memoria di Rosano Emanuele, Gagliano Salvatore e Migliore Giuseppa per consentire una più consona disposizione dei membri della corale.
Il 25 maggio 1993, in occasione del nono anniversario della dedicazione della chiesa, S.E. Mons. Angelo Rizzo ha benedetto un’artistica Via Crucis realizzata dal prof. Dinatale Giovanni di Ragusa grazie al contributo generoso di alcuni fedeli come riportato dallo schema seguente:
L’opera che, per alto valore artistico nonché economico, ha arricchito notevolmente l’aspetto della chiesa, si compone di 15 tele dipinte ad olio e di un riquadro nel quale è riportato, a mo’ di chiave di lettura, un versetto del profeta Isaia.
“Ha consegnato se stesso alla morte ed è stato annoverato fra gli empi, mentre egli portava il peccato di molti e intercedeva per i peccatori” (Is 53,12b).
Nella medesima celebrazione venne benedetta una pregevole pisside argentea (offerta da Biagia e Lucia Matarazzo) collocata tutt’oggi all’interno del tabernacolo.
50esimo di ordinazione di P. Sallemi |
Nel 1993 il parroco decise di acquistare un locale piuttosto modesto in via B. Buozzi da adibire come punto di raccolta per gli indumenti da distribuire a chi ne avesse bisogno tramite i componenti della San Vincenzo. Nel giugno 1993 la comunità gioisce doppiamente data la ricorrenza del giubileo sacerdotale di padre Sallemi. La solenne con celebrazione, presieduta da S.E. Mons. Angelo Rizzo, viene svolta, per la circostanza, in piazza Majorana in modo tale da permettere ai numerosi convenuti di partecipare alla funzione; infatti tale celebrazione vide la presenza del clero di Comiso e delle comunità parrocchiali cittadine, nonché delle comunità parrocchiali di Santa Croce Camerina e delle Sante Anime del Purgatorio di Ragusa Ibla dove padre Sallemi aveva svolto complessivamente 14 anni della sua attività pastorale.
L’avvenimento ebbe tale risultato nell’intera città che anche l’allora sindaco di Comiso, Salvatore Zago, partecipò in rappresentanza delle autorità civili. Nel suo intervento padre Sallemi ringraziò in modo particolare il parroco in solidum don Gino il quale con tanto impegno era riuscito a coinvolgere tutta la comunità facendo percepire non solo l’importanza del dono sacerdotale di padre Sallemi che, fedele alla chiamata del Signore da 50 anni, aveva servito la Chiesa, ma anche la necessità di preparare una liturgia degna della ricorrenza.
La comunità si attivò con particolare zelo e dedizione in tutte le iniziative, inoltre il Consiglio Pastorale e il Consiglio Parrocchiale per gli Affari Economici curarono la stesura e la pubblicazione del libretto “La Parrocchia Sacro Cuore di Gesù di Comiso” che tracciava un sintetico profilo della storia della parrocchia, delle realtà ivi presenti, nonché un breve profilo biografico del parroco Sallemi. A conclusione della celebrazione tutti i fedeli presenti ricevettero come ricordo un’icona di legno del Sacro Cuore e furono invitati, dalla famiglia Sallemi, presso l’istituto delle suore del Sacro Cuore a condividere la gioia di un’agape fraterna.
Negli anni, vista la mancanza di un’immagine mariana nei locali adibiti al culto, su proposta di don Gino, la famiglia Livolsi, in memoria della figlia Luisa morta tragicamente, decise di donare alla comunità un quadro opera della professoressa Maria Grazia Pelligra. Tale opera venne benedetta domenica 8 maggio 1994, ricorrenza della Madonna di Pompei: attualmente la tela è collocata nel saloncino parrocchiale.
Nel dicembre 1994 un altro giovane della comunità, don Tonino Puglisi, riceve il diaconato presso la Chiesa Madre.
Il 15 maggio 1995 S.E. Mons. Angelo Rizzo, in occasione della celebrazione eucaristica per impartire il sacramento della confermazione ad un gruppo di ragazzi conferisce, per la prima volta nella storia della nostra parrocchia, il ministero istituito di Alcolitato al signor Fioravante Franco e di Lettorato ai signori Incardona Giovannino e Occhipinti Giovanni; nella medesima celebrazione, inoltre, dà per la prima volta il mandato di Ministro Straordinario della Comunione Eucaristica elle signore Baglieri Maria e Mercorillo Vita.
Un altro servizio svolto in questi anni fu il cosiddetto Ministero della Consolazione mirato ad attenzionare gli ammalati e gli anzioani portando sollievo e conforto attraverso visite periodiche di alcuni laici particolarmente sensibili alla sofferenza dei fratelli.
Non si può non parlare di un’esperienza del così detto T.L.C. movimento nato in Brasile nel 1967 e la cui sigla significa “Trainamento de Lideranca Cristà” Allenamento di Leaders per Cristo che ebbe il suo apice nella nostra parrocchia tra la fine degli anni ‘80 e la prima metà degli anni ‘90, perché i promotori furono proprio alcuni giovani già impegnati in parrocchia che ne utilizzarono la modalità per far avvicinare tantissimi coetanei a Gesù.
I corsisti, dopo i tre giorni dell’esperienza religiosa altamente formativa, decidevano di impegnarsi in prima persona nel gruppo di appartenenza e nella propria comunità parrocchiale.
Nel caso in cui i partecipanti appartenevano alla nostra parrocchia diventavano parte integrante della comunità perché venivano indirizzati, soprattutto, a diventare catechisti per la preparazione ai sacramenti dei ragazzi. Non solo don Gino era membro attivo del gruppo TLC che si riuniva in parrocchia settimanalmente, ma anche i futuri sacerdoti don Tonino Puglisi e frà Biagio Aprile. Vanno evidenziati inoltre alcuni membri (Giovanni Occhipinti, Tina e Maria Farruggio, Franca Frisa, Salvatore Giannini, Rita Giurdanella, Rita Ombrini, Giovanni Campo) che si distinsero nell’impegno profuso nel diffondere tale esperienza nelle varie comunità cittadine nella convinzione che il “cuore” pulsante del movimento rimaneva la nostra parrocchia.
Un’altra iniziativa promossa durante il parrocato di don Gino Alessi è il cosiddetto “Monastero Invisibile”.
Questa è una realtà non fatta di muri ma di preghiera, la preghiera di tutti coloro che scelgono un’ora fissa del giorno o della notte di ogni mese o di ogni settimana per pregare per le vocazioni di speciale consacrazione. Per fare parte di questa realtà era sufficiente comunicare la propria disponibilità al parroco, il quale proponeva ad ognuno di vivere quell’ora pregando nei modi, nelle forme e nel luogo che avesse ritenuto più opportuno. In base ad alcuni documenti presenti nell’archivio parrocchiale risulta che un gruppetto di donne, nel silenzio dell’anonimato, aveva scelto il giovedì per pregare insieme, alla stessa ora, presso la cappella dell’Istituto delle suore.
ordinazione di don T. Puglisi |
Il 25 giugno 1995 viene ordinato sacerdote da S.E. Mons. Angelo Rizzo don Tonino Puglisi, attorniato da una folla festante che gremiva la Chiesa Madre di Comiso. Il giorno dopo, festa liturgica del Sacro Cuore di Gesù, la nostra comunità festeggia doppiamente perché la prima messa di don Tonino viene celebrata in piazza Majorana che in quell’anno era stata scelta per l’infiorata, proprio per far emergere il caloroso affetto che i parrocchiani nutrivano per il novello sacerdote di cui avevano accompagnato la crescita non solo spirituale ma anche umana. In tale circostanza, ancora una volta notevole fu l’impegno del parroco don Gino che coordinò i vari membri della comunità per organizzare adeguatamente la celebrazione rimarcando la coincidenza con la giornata mondiale per la santificazione dei sacerdoti.
prima messa di p. Biagio Aprile |
Qualche mese dopo, precisamente il 30 settembre 1995, S.E. Mons. Angelo Rizzo ordina sacerdote il già frate conventuale Biagio Aprile. Frà Biagio era stato seguito spiritualmente dal parroco Sallemi nelle tappe che lo avevano avviato alla professione religiosa e sostenuto nella preghiera della comunità che vedeva sbocciare un’altra vocazione sacerdotale.
Va precisato che il parroco don Gino Alessi ha dato un grosso contributo per organizzare l’ordinazione sacerdotale avvenuta a Comiso nella Basilica Maria SS. Annunziata.
Il 1° ottobre 1995 il novello sacerdote celebrò la sua prima messa al Sacro Cuore di Gesù, chiesa dove aveva ricevuto il battesimo, festeggiato affettuosamente da tutta la comunità.
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