Vangelo di domenica 27 febbraio


Nessuno può servire a due padroni: o odierà l'uno e amerà l'altro, o preferirà l'uno e disprezzerà l'altro: non potete servire a Dio e a mammona.
Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito?
Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro?
E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un'ora sola alla sua vita?
E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro.
Ora se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede?
Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?
Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno.
Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta.
Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà gia le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena. (Mt 6,24-34)

Messaggio di Medjugorje del 25 febbraio 2011

Cari figli, la natura si risveglia e sugli alberi si vedono le prime gemme che porteranno un bellissimo fiore e frutto. Desidero che anche voi, figlioli, lavoriate sulla vostra conversione e che siate coloro che testimoniano con la propria vita, così che il vostro esempio sia il segno e l’esortazione alla conversione per gli altri. Io sono con voi e davanti a mio Figlio Gesù intercedo per la vostra conversione.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Oggi secondo appuntamento per i ragazzi dell'oratorio.


Ci ritroveremo con tutti i bambini, dai 6 ai 10 anni, nella CEB di via Magg. Randaccio alle ore 17.30 per trascorrere un'altro magnifico pomeriggio insieme.

Vi aspettiamo!



Gli animatori

Vangelo di domenica 20 febbraio



Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente; ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guanciadestra, tu porgigli anche l'altra; e a chi ti vuol chiamare in giudizio per toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello.
E se uno ti costringerà a fare un miglio, tu fanne con lui due.
Dà a chi ti domanda e a chi desidera da te un prestito non volgere le spalle.
Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico; ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti.
Infatti se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete? Non fanno così anche i pubblicani?
E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?
Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste. (Mt 5,28-48)


Che paura!



L’altro giorno sfogliando un libro di storia dell’arte mi sono imbattuto nel famoso “Urlo” di Munch. Mi sono soffermato a guardarlo attentamente e ho provato ad immaginare cosa provasse quell’uomo raffigurato. Dal dipinto emerge chiaro un sentimento: la paura.
Chi di noi non ha mai provato paura nella propria vita?
Credo che nessuno possa dare una risposta affermativa a questa domanda. La paura infatti è uno tra i più noti sentimenti umani. A tutti è capitato di doverci fare i conti: paura di un esame a scuola, degli scarafaggi, paura del buio, di una puntura, ecc.
Come vedi le manifestazioni della paura variano da quelle più banali e facilmente superabili, a quelle più serie, che a volte possono arrivare a paralizzare la vita di un individuo.
Ma cos’è la paura?
Gli esperti definiscono la paura come “uno stato emozionale associato alla percezione di un pericolo imminente, proveniente dall’esterno e ben chiaro alla coscienza”.
Quando ne facciamo esperienza accade che il nostro cuore inizia a battere forte, ci tremano le mani e le gambe, dei brividi percorrono il corpo, le parole non escono dalla gola, iniziamo a sudare freddo. Sono tutti segnali che il nostro corpo ci dà in risposta ad uno stimolo esterno che potrebbe essere dannoso per la nostra vita, una minaccia che turba il nostro equilibrio interiore. Ma la paura non è in assoluto un sentimento negativo. Pensa ad esempio che devi attraversare la strada. Se non avessi paura delle auto vi finiresti spiaccicato sotto! Come vedi, la paura in certi casi, è molto utile alla nostra sopravvivenza. In altri casi invece avvertiamo paure che emergono improvvise nel nostro animo e con le quali dobbiamo fare i conti ogni giorno: la paura di crescere, di accettare il proprio corpo, della solitudine, del futuro, e così via…Potremmo fare un elenco lunghissimo.
Un consiglio che ti do è di non avere paura delle tua paure.
Non devi sorprenderti se provi paura! Ogni età ha le sue. Prova a chiedere ai tuoi genitori, vedrai che anch’essi hanno le loro paure. La paura è un sentimento come tutti gli altri e pertanto dobbiamo imparare a gestirlo. Dinanzi ad un paura di solito possiamo comportarci in due modi: o “fuggiamo”, facendo finta che non è accaduto nulla, o, ed è la cosa migliore, la affrontiamo imparando a dialogare con essa.
Le nostre paure possono essere un grande strumento per conoscerci meglio. Infatti le paure ci dicono qualcosa su noi stessi, su come siamo fatti. Quindi non dobbiamo avere paura delle paure, ma accettarle e cercare di imparare cosa vogliono dirci, ci “costringono”, in un certo senso, a  metterci in ascolto del nostro cuore, perché è lì che si radicano. Guardarsi in questo modo diventa liberante, perché possiamo iniziare a toglierci quelle maschere che spesso indossiamo quando usciamo di casa e che portiamo sempre con noi, dimostrando a tutti quello che non siamo, cioè forti, sicuri, capaci. Accetta dunque la tue paure. Esse non sono ostacoli ai tuoi sogni, ma possono diventare il motore della tua crescita!
É indispensabile però in questo lavoro di ricerca il ruolo delle persone che il Signore ti ha messo accanto nel cammino della vita. Non c’è ricerca da solo, ci perderemmo, abbiamo bisogno dell’aiuto degli altri perché quella paura che per noi è insormontabile magari un'altra persona l’ha già affrontata e può darmi una mano a superarla. E poi puoi sempre rivolgere lo sguardo in alto, verso quel Dio che non ha avuto paura di farsi bambino per te.
Sai, nella Bibbia l’espressione “Non temere!” viene ripetuta 365 volte, tanti quanti sono i giorni dell’anno. Forse con questo il Signore vuole dirci che abbiamo bisogno ogni giorno di sentirci dire queste parole.
“Non temere!”…dunque,
Buon anno e alla prossima…
  
Davide Mezzasalma

Corso Emmaus


Sabato dalle ore 15.00 alle 20.30 - Domenica dalle 8.30 alle 19.30
La quota di partecipazione è di 5 euro, da consegnare insieme al foglio di iscrizione entro e non oltre giorno 9 marzo.
E' previsto il servizio di animazione per i bambini per tutta la durata del corso.

Vangelo di domenica 13 febbraio


In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: " Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento.
In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà neppure un iota o un segno dalla legge, senza che tutto sia compiuto.
Chi dunque trasgredirà uno solo di questi precetti, anche minimi, e insegnerà agli uomini a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà agli uomini, sarà considerato grande nel regno dei cieli. Poiché io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
Avete inteso che fu detto agli antichi: Non uccidere; chi avrà ucciso sarà sottoposto a giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio. Chi poi dice al fratello: stupido, sarà sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: pazzo, sarà sottoposto al fuoco della Geenna.
Se dunque presenti la tua offerta sull'altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all'altare e và prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono.
Mettiti presto d'accordo con il tuo avversario mentre sei per via con lui, perché l'avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia e tu venga gettato in prigione. In verità ti dico: non uscirai di là finché tu non abbia pagato fino all'ultimo spicciolo!
Avete inteso che fu detto: Non commettere adulterio; ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha gia commesso adulterio con lei nel suo cuore.
Se il tuo occhio destro ti è occasione di scandalo, cavalo e gettalo via da te: conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geenna. E se la tua mano destra ti è occasione di scandalo, tagliala e gettala via da te: conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geenna.
Fu pure detto: Chi ripudia la propria moglie, le dia l'atto di ripudio; ma io vi dico: chiunque ripudia sua moglie, eccetto il caso di concubinato, la espone all'adulterio e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio.
Avete anche inteso che fu detto agli antichi: Non spergiurare, ma adempi con il Signore i tuoi giuramenti; ma io vi dico: non giurate affatto: né per il cielo, perché è il trono di Dio; né per la terra, perché è lo sgabello per i suoi piedi; né per Gerusalemme, perché è la città del gran re. Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello.
Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno. (Mt 5,17-37)

Beata Maria Vergine di Lourdes


Era l’11 febbraio 1858, quando la piccola Bernadette andò a far legna alla rupe di Massabielle. All’improvviso sentì un rumore, alzò gli occhi e vide apparire su una roccia una splendida Signora vestita di bianco con in mano un rosario. Istintivamente Bernadette si inginocchiò e pregò insieme alla Signora; alla fine del S. Rosario la Signora scomparì.
Fu il 18 febbraio che la Signora le parlò: “Non vi prometto di farvi felici in questo mondo, ma nell’altro. Volete farmi la cortesia di venire qui per quindici giorni?”
Intanto la notizia delle apparizioni si diffuse e molti curiosi si recarono alla grotta, dove nell’apparizione del 24 febbraio, la Vergine ripetè tre volte la parola “Penitenza”. Ed esortò “Pregate per i peccatori!”.
Il giorno dopo, la Madonna invitò Bernadette ad andare alla fonte e a bere di quell’acqua, ma non trovando nessuna sorgente, la giovane cominciò a scavare con le mani e da quella piccola buca iniziò a scorrere acqua in abbondanza. Tutti i presenti ne furono stupiti; un cieco si bagnò gli occhi con quell’acqua e subito riacquistò la vista. Il parroco di Lourdes, essendo scettico su ciò che stava accadendo, chiese a Bernadette un segno irrefutabile: qual era il nome della bella Signora? Il 25 marzo la Signora rivelò finalmente il suo nome: “Io sono l’Immacolata Concezione”. La ragazza, che non sapeva cosa significasse quel nome, andò subito a riferirlo al parroco che rimase sconvolto e non ebbe più dubbi.
Ogni anno l’11 febbraio si celebra la “Giornata Mondiale del Malato”.

Sale della terra e luce del mondo


In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente.
Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa.
Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli». (Mt 5, 13-16)

San'Agata


Agata nacque e visse a Catania in una famiglia nobile del III sec., durante il proconsolato di Quinziano. Secondo la tradizione Agata si consacrò a Dio a 15 anni, ma studi più approfonditi, indicano la maggiore età di 21 anni: non prima di quest’età una fanciulla poteva essere consacrata diaconessa, cosa che Agata era.
Nel 250 Quinziano, giunto a Catania con l’intento di far rispettare l’editto dell’imperatore che chiedeva ai cristiani di abiurare la loro fede, s’invaghì della giovane e le ordinò di ripudiare la sua fede e adorare gli dèi pagani. Al rifiuto di Agata il proconsole la affidò ad una sacerdotessa di Venere allo scopo di corromperne i princìpi; rivelatosi vano questo tentativo, Quinziano avviò un processo e convocò Agata al pretorio. Breve fu il passaggio dal processo al carcere, alle violenze per piegare la fanciulla; all’inizio venne fustigata e sottoposta al violento strappo di una mammella, ma la notte venne visitata da San Pietro che la rassicurò e ne risanò le ferite, infine venne sottoposta al supplizio dei carboni ardenti. La notte seguente l’ultima violenza, il 5 febbraio 251, Agata spirò nella sua cella.
Appena un anno dopo la sua morte Catania venne colpita da una grave eruzione dell’Etna; il popolo andò in cattedrale e preso il velo della santa lo portò in processione nei pressi della colata; questa si fermò dopo poco tempo. Era il 5 febbraio, la data del martirio della vergine catanese.

Incontro Giovanissimi


Anche questo mese, ci ritroveremo insieme tutti i gruppi giovanissimi per vivere un momento di ascolto e condivisione fraterna.
Sei chiamato ad invitare quanti più amici possibile...Sii sale e luce!
Vi aspettiamo numerosi nella cappella delle suore sabato alle 17.30.

Il Papa ai Giovani


Vi condivido questo articolo che ho letto oggi sull'uscita del libro YouCatt.
Ci fa capire come il nostro Papa conosca a fondo la realtà giovanile odierna e dà ai giovani anche qualche consiglio pratico... vale davvero la pena leggerlo, spero vi piaccia.
Ecco il link al quale potrete trovarlo:

http://paparatzinger4-blograffaella.blogspot.com/2011/02/il-papa-un-romanzo-criminale-e.html

GIORNALINO DI FEBBRAIO

E' uscito il nuovo numero del giornalino parrocchiale!
Questo mese in prima pagina troveremo un breve resoconto dell'assemblea parrocchiale di gennaio e un articolo sulla festa della Presentazione al tempio di Gesù. Segue un articolo-intervista alla superiora dell'istituto Sacro Cuore ed infine, nello spazio dedicato agli adolescenti, si parlerà del problema dell'accettazione del proprio corpo.
Vi ricordo che potete scaricarlo ed inviarlo ai vostri amici per offrire loro uno spunto di riflessione cristiano!
Buona lettura a tutti.