L’altro giorno sfogliando un libro di storia dell’arte mi sono imbattuto nel famoso “Urlo” di Munch. Mi sono soffermato a guardarlo attentamente e ho provato ad immaginare cosa provasse quell’uomo raffigurato. Dal dipinto emerge chiaro un sentimento: la paura.
Chi di noi non ha mai provato paura nella propria vita?
Credo che nessuno possa dare una risposta affermativa a questa domanda. La paura infatti è uno tra i più noti sentimenti umani. A tutti è capitato di doverci fare i conti: paura di un esame a scuola, degli scarafaggi, paura del buio, di una puntura, ecc.
Come vedi le manifestazioni della paura variano da quelle più banali e facilmente superabili, a quelle più serie, che a volte possono arrivare a paralizzare la vita di un individuo.
Ma cos’è la paura?
Gli esperti definiscono la paura come “uno stato emozionale associato alla percezione di un pericolo imminente, proveniente dall’esterno e ben chiaro alla coscienza”.
Quando ne facciamo esperienza accade che il nostro cuore inizia a battere forte, ci tremano le mani e le gambe, dei brividi percorrono il corpo, le parole non escono dalla gola, iniziamo a sudare freddo. Sono tutti segnali che il nostro corpo ci dà in risposta ad uno stimolo esterno che potrebbe essere dannoso per la nostra vita, una minaccia che turba il nostro equilibrio interiore. Ma la paura non è in assoluto un sentimento negativo. Pensa ad esempio che devi attraversare la strada. Se non avessi paura delle auto vi finiresti spiaccicato sotto! Come vedi, la paura in certi casi, è molto utile alla nostra sopravvivenza. In altri casi invece avvertiamo paure che emergono improvvise nel nostro animo e con le quali dobbiamo fare i conti ogni giorno: la paura di crescere, di accettare il proprio corpo, della solitudine, del futuro, e così via…Potremmo fare un elenco lunghissimo.
Un consiglio che ti do è di non avere paura delle tua paure.
Non devi sorprenderti se provi paura! Ogni età ha le sue. Prova a chiedere ai tuoi genitori, vedrai che anch’essi hanno le loro paure. La paura è un sentimento come tutti gli altri e pertanto dobbiamo imparare a gestirlo. Dinanzi ad un paura di solito possiamo comportarci in due modi: o “fuggiamo”, facendo finta che non è accaduto nulla, o, ed è la cosa migliore, la affrontiamo imparando a dialogare con essa.
Le nostre paure possono essere un grande strumento per conoscerci meglio. Infatti le paure ci dicono qualcosa su noi stessi, su come siamo fatti. Quindi non dobbiamo avere paura delle paure, ma accettarle e cercare di imparare cosa vogliono dirci, ci “costringono”, in un certo senso, a metterci in ascolto del nostro cuore, perché è lì che si radicano. Guardarsi in questo modo diventa liberante, perché possiamo iniziare a toglierci quelle maschere che spesso indossiamo quando usciamo di casa e che portiamo sempre con noi, dimostrando a tutti quello che non siamo, cioè forti, sicuri, capaci. Accetta dunque la tue paure. Esse non sono ostacoli ai tuoi sogni, ma possono diventare il motore della tua crescita!
É indispensabile però in questo lavoro di ricerca il ruolo delle persone che il Signore ti ha messo accanto nel cammino della vita. Non c’è ricerca da solo, ci perderemmo, abbiamo bisogno dell’aiuto degli altri perché quella paura che per noi è insormontabile magari un'altra persona l’ha già affrontata e può darmi una mano a superarla. E poi puoi sempre rivolgere lo sguardo in alto, verso quel Dio che non ha avuto paura di farsi bambino per te.
Sai, nella Bibbia l’espressione “Non temere!” viene ripetuta 365 volte, tanti quanti sono i giorni dell’anno. Forse con questo il Signore vuole dirci che abbiamo bisogno ogni giorno di sentirci dire queste parole.
“Non temere!”…dunque,
Buon anno e alla prossima…
Davide Mezzasalma
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