Sabato 13 aprile, in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù diocesana, i gruppi giovani e giovanissimi della nostra parrocchia si sono diretti a Monterosso Almo per visitare la reliquia del Beato Giovanni Paolo II e partecipare al pellegrinaggio. Arrivati al santuario, in prima serata abbiamo visto un video molto bello che racchiudeva le scene più significative del pontificato di Papa Woytila. Successivamente è intervenuto il nostro vescovo Paolo Urso, sostenendo a mio parere un’osservazione importante: “Amate ogni Papa! Perché ogni Papa è chiamato da Dio a guidare la chiesa”. Successivamente ci siamo diretti in processione verso la Chiesa Madre dove c’è stata la lettura del messaggio di Sua Santità Benedetto XVI per la 28° Giornata Mondiale della Gioventù dal tema “Andate e fate discepoli tutti i popoli!”. Si tratta della grande esortazione che Cristo ha lasciato alla Chiesa intera e che rimane attuale ancora oggi. L’immagine del cristiano che mi viene in mente è quella di un uomo che corre, il cristiano non si ferma, non cammina, ma corre per annunciare a tutti la buona novella. Di fronte alle difficoltà di questo mondo, molti si chiedono: “Io che cosa posso fare?” L’incapacità di muoversi davanti ai problemi della vita è di coloro che camminano nell’oscurità, di coloro che non hanno incontrato Cristo; la luce della fede invece illumina questa oscurità. A tal proposito il beato Giovanni Paolo II scriveva: “La fede si rafforza donandola. Annunciando il vangelo voi stessi crescete nel radicarvi sempre più profondamente in Cristo, si diventa cristiani maturi”. Ignoranza delle scritture è anche ignoranza di Cristo, non si è veri credenti senza evangelizzare. Ma cosa vuol dire essere discepoli? Questo significa accettare pienamente il suo invito a seguirlo, a guardare a Lui come maestro. “Imparate da me, che sono mite ed umile di cuore”. Se vogliamo essere suoi discepoli poniamoci all’ascolto della sua Parola. Solo dopo averlo ascoltato possiamo andare in tutto il mondo a proclamare il vangelo, come lui ci comanda. Il termine evangelizzare significa portare ad altri la buona novella che colui che salva è Gesù Cristo. Solo quando avviene l’incontro con Cristo e scopro il suo immenso amore nasce in me il desiderio di farlo conoscere agli altri. Scrive il papa emerito Benedetto XVI: “L’evangelizzazione parte sempre dall’incontro con il Signore Gesù: chi si è avvicinato a Lui e ha fatto esperienza del suo amore vuole subito condividere la bellezza di questo incontro e la gioia che nasce da questa amicizia. Più conosciamo Cristo, più desideriamo annunciarlo. Più parliamo con Lui, più desideriamo parlare di Lui. Più ne siamo conquistati, più desideriamo condurre gli altri a Lui. […] non temete di proporre ai vostri coetanei l’incontro con Cristo. Invocate lo Spirito Santo: Egli vi guiderà ad entrare sempre più nella conoscenza e nell’amore di Cristo e vi renderà creativi nel trasmettere il Vangelo”
Essere presenti a questo evento diocesano ci ha molto arricchiti spiritualmente, infatti il momento più bello è stato l’adorazione del Santissimo Sacramento sopra l’altare con a lato la reliquia: è come se il Papa fosse stato li presente in ginocchio a pregare con noi... Grazie Giovanni Paolo II!
Raffaele Tummino
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