Le 15 visite della Madonna di Lourdes

Ancora una grotta. Una grotta che si illumina di divinità. Maria la sceglie come posto privilegiato per svelarsi all’umanità come l’Immacolata Concezione e affida a Bernadette, una povera e umile ragazza, l’incarico di diffondere al mondo l’invito alla penitenza, alla preghiera e alla conversione continua.
Il fatto che Maria sia apparsa in una grotta, sicuramente sporca e buia, è per dirci che Dio ci raggiunge là dove ci troviamo; in mezzo alle nostre miserie, paure, insicurezze e sfiducie. La grotta non è soltanto il luogo dei fatti, il luogo geografico, ma è anche il luogo dove Dio ci chiama perché il nostro cuore incontri il Suo. È il luogo dove Dio ci lascia un messaggio che non è altro che quello del Vangelo. Dio si manifesta attraverso Maria per dirci ancora una volta che ci ama. Ci ama di un amore misericordioso che sa perdonare, di un amore che sa accogliere e che sa guarire le ferite dell’anima e del corpo. Ecco il contenuto del messaggio di cui si fa portavoce Maria a Lourdes. E ancora vicino alla grotta durante le apparizioni da quell’acqua che sgorga dalla sorgente scavata nella terra si amplifica quella voce che ci sussurra che Dio nonostante il nostro peccato ci ama così come siamo, con tutti i nostri meriti ma anche con tutte le nostre ferite, fragilità e limiti.
A distanza di 150 anni il messaggio di Lourdes continua ad essere attuale.
Ancora oggi in cui l’umanità intera sembra disinteressarsi di Dio, le parole di Maria hanno una attualità straordinaria e la presenza a Lourdes di tanti pellegrini e sofferenti ci aiuta a riflettere sulla materna e tenera premura che la Vergine manifesta verso il dolore e la sofferenza dell’uomo.
Grazie alla parrocchia, che ogni anno ci fa rivivere il messaggio di Lourdes attraverso le quindici visite che si celebrano nella ricorrenza dell’11 febbraio, che la Chiesa dedica alla Madonna di Lourdes e alla Giornata Mondiale del Malato. Le quindici celebrazioni che ci ricordano le apparizioni alla grotta sono un cammino di intensa spiritualità che devono accompagnare ciascun fedele a vivere più intimamente il rapporto con Maria, salute degli infermi e con Gesù Eucaristia al quale riconosciamo la regalità e centralità nella nostra vita.
Alla presenza sull’altare dell’Ostia divina, accanto alla grotta dell’Immacolata Concezione, imploriamo con Bernadette “Maria, salute dei malati, prega per noi” e ancora “Signore, noi crediamo, ma tu aumenta la nostra fede”.
Buon pellegrinaggio a tutti.

Giovanni Occhipinti
(tratto dal giornalino parrocchiale n°16 di febbraio 2009)

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