Piano pastorale parrocchiale 2013/14

Educhiamoci alla corresponsabilità


ANALISI DEI BISOGNI
- famiglie in crisi, incapaci di trasmettere la fede alle nuove generazioni che rischiano pertanto di perdere le radici cristiane;
- mancanza di preghiera in famiglia;
- mancata  attenzione  per le famiglie irregolari, immigrate, con casi di disabilità;
- mancanza di un equilibrato senso civico che anteponga il bene comune all’interesse personale;
- poca propensione al volontariato e  alla formazione;
- mancanza di gratuità nel vivere la domenica come momento privilegiato per coltivare i rapporti intrafamiliari e comunitari;
- scarsa attenzione ai bambini in età prescolare.

OBIETTIVI
- Sensibilizzare alla preghiera (personale, familiare, comunitaria);
- Sensibilizzare al volontariato e alla relativa formazione (doposcuola, attività di oratorio per bambini in età prescolare);
- Attenzionare i bisogni materiali e non dei membri più svantaggiati del territorio parrocchiale (immigrati, anziani soli, disabili, famiglie irregolari, coppie in crisi);
- Sensibilizzare al senso civico (cura dei luoghi e dei beni comuni, segnalazione di disservizi nel territorio e attivarsi concretamente per affrontarli, coinvolgimento nella vita scolastica e sociale dei figli);
- Sensibilizzare ad un corretto rapporto tra il lavoro feriale e la domenica come giorno di riposo e gratuità nei rapporti intra ed extra familiari.

STRUMENTI
- continuare la scuola di preghiera parrocchiale;
- attraverso l’attività che già si svolgono nel territorio, stimolare  capacità e risorse che servano a sviluppare il senso di corresponsabilità e attivare percorsi formativi mirati alle varie forme di volontariato;
- potenziare il gruppo Caritas affinché faccia da  tramite tra i bisogni del territorio e la comunità;
- creare ponti di amicizia e solidarietà con gli immigrati attraverso momenti di scambio culturale,  in particolare durante la festa parrocchiale;
- avviare corso di formazione sulla dottrina sociale della chiesa
- creare momenti di fraternità; nei periodi forti dell’anno liturgico tra famiglie,  in particolare attenzionando bambini e anziani;
- creare nel territorio un gruppo per anziani guidato da un responsabile che organizzi attività ricreative e non.

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